Il tamburo a cornice è anche detto tamburello o, nel gergo strettamente salentino, tamburieddhru.
La costruzione dei tamburelli è un lavoro artigianale, quasi un'arte, ereditata dal passato. Per costruire un tamburello, rigorosamente a mano, ci vuole maestria e tanta passione.
Uno dei più rinomati costruttori di tamburelli vivente è Rocco Luca, uno dei componenti del gruppo i Tamburellisti di Torre Paduli. Rocco si costruisce i suoi strumenti da solo.
La produzione avviene seguendo tecniche esclusivamente artigianali, vengono utilizzate pelli di capretto, a meno che il diametro dello strumento non sia superiore a 40 cm, in questo caso si usano pelli di capra; il telaio è trattato solo con oli naturali.
Il tamburello può essere di diverse grandezze e colorazioni, è sempre fornito di sonagli, e anche il loro numero può variare.
Il trucco sta nel capire come tenerlo in mano e quali sono i pochi ma efficaci movimenti da eseguire, prima di tutto non va impugnato nel modo sbagliato. Il pollice va messo sempre all'interno della cornice e le dita vanno poste sulla cornice esterna. Poi basta un po' di esercizio per prendere dimestichezza con il polso e diventerete presto dei suonatori di pizzica.
I modi per suonare un tamburello sono tanti. Numerosi sono i ritmi che si possono eseguire con questo strumento. Oltre alla Pizzica nel Mezzogiorno italiano ci sono almeno altri dieci generi musicali popolari che si possono intonare, senza considerare le migliaia di varianti che ne possono nascere, ogni regione vanta le sue melodie, esiste la tarantella calabrese, quella siciliana, la tarantella salentina e quella pugliese.