La Pizzica Pizzica Salentina ha avuto un enorme successo negli ultimi anni, grazie anche alla crescita del turismo in questa parte della Puglia, sono tanti i turisti italiani o stranieri ad essersi avvicinati a questo fenomeno, a questa danza e musica popolare dai mille risvolti.
La Pizzica, alle origini, si diffonde in modo congiunto con il fenomeno del tarantismo e dei tarantolati, ovvero la malattia e le vittime della puntura del ragno; da ciò deriva il termine tarantella, ovvero un tipo di danza inteso in senso ampio e generico, che comprende anche la pizzica.
La Pizzica occorreva per la miracolosa guarigione dagli effetti velenosi della puntura, il ballo presenta delle distinzioni nella credenza e negli usi popolari, si parla di Pizzica Scherma, ballata solo dagli uomini e Pizza de Core, ballata da un uomo e una donna insieme.
I versi di una pizzica, dal punto di vista metrico, si distinguono in stornelli e canti alla stisa, perchè caratterizzati dal susseguirsi di terzine.
La pizzica scherma è una variante, prevede che il ballo venga eseguito tra soli uomini, il termine scherma si riferisce al fatto che i movimenti spesso rievocano il gesto che si fa con un coltello tenuto tra le dita, in questo caso il ballo assume il significato di sfida, gli uomini si confrontano, esibiscono le loro doti di agilità, di creatività e di prestanza fisica.
Negli ultimi anni, specie nel Salento leccese, alcuni suonatori e ballerini hanno diffuso un modo nuovo di intendere la pizzica, diversa da come la tradizione ce la ha tramandata, reinterpretata da artisti giovani e fantasiosi si è andata ridiffondendo nelle serate d’estate e in occasioni di concerti ed eventi musicali.
La Pizzica-Pizzica o Pizzica de Core è la danza del corteggiamento, viene ballata in due, un uomo e una donna, che si avvicinano, simulano un contatto, ma non i toccano mai.
Il contatto in realtà avviene, ma con gli sguardi di provocazione, con il pensiero, dell'uomo che vorrebbe godere delle grazie della donna e della donna che adora essere corteggiata, adulata, desiderata ma che è sfuggente e irraggiungibile e provocatrice, utilizza infatti un fazzoletto, conducendo così in modo più efficace, i sinuosi movimenti.
La Pizzica de Core non si impara, non ci sono passi e schemi, si apprende guardando e provando, ci si muove per isitinto, seguendo il cuore, appunto, e il ritmo del tamburello a cornice il ritmo delle musiche e dei canti popolari.
Si tratta di tutti quei canti ritmati dal tamburello, che avevano come scopo principale la terapia, le strofe in questo caso erano volte ad esorcizzare il male di cui si era impossessato il soggetto tarantolato, morso dalla taranta, e ad invocare l'intercessione di San Paolo di Galatina, protettore delle tarantate, perchè allontanasse il malessere, la malattia.
Anche gli artisti che se ne occupano, la suonano, la cantano, la ballano e la compongono, e sono sempre più numerosi.