Santa Maria al Bagno è un grazioso paesino del Comune di Nardò posto nel mezzo della favolosa baia che va da Gallipoli a Santa Caterina, a separare le due località c'è solo il piccolo promontorio di Punta dell'Aspide.
Per un lungo periodo di tempo nei secoli tra il 1600 e l'inizio del 1800 Maria De Balneo o Sancta Maria ad Balneum versò in un completo stato di abbandono, poi ad un tratto cominciarono a comparire a poca distanza dal mare alcune splendide residenze signorili, fatte edificare dalle famiglie nobili dell'epoca allo scopo di trascorrervi le vacanze estive.
La vera e propria rinascita ci fu però solo nel corso del XIX secolo, quando per iniziativa di alcuni cittadini di Nardò la località venne fornita di attrezzature utili alla balneazione e alla villeggiatura.
Fu la bellezza del mare e della costa a spingere a poco a poco i signori di Nardò sulla costa, a costruirvi ville e palazzi, alcuni dei quali anche a poche decine di metri dalla riva, spesso immersi nel verde degli alberi e comunque in una zona particolarmente salubre grazie alla combinazione dell'aria del mare e della campagna.
Santa Maria al Bagno oggi è una rinomata località balneare e di vacanza, è frequentata sia dagli abitanti dei comuni vicini che da turisti provenienti dall'Italia e dall'estero alla ricerca di acque cristalline e coste selvagge.
L'accoglienza è affidata ad una serie di strutture ricettive ben organizzate come Hotel, Residence e Villaggi Turistici e all'intraprendenza dei singoli residenti o proprietari privati che hanno negli anni allestito confortevoli Bed and Breakfast, Case Vacanze e Appartamenti in Affitto.
Prima di prenotare una vacanza a Santa Maria al Bagno vi consigliamo di visitare sia la sezioni delle Offerte e Last Minute, sia quella delle Foto di Santa Maria al Bagno, in modo da approfittare eventualmente di una tariffa agevolata e per avere un'idea di quali siano le bellezze del posto da non perdere durante il vostro soggiorno.
Santa Maria al Bagno sorge in uno scenario caratterizzato da un alternarsi di rientranze e sporgenze, punte aspre e dolci pendii, boschi e pinete. La costa prospiciente é bassa e comoda per la discesa al mare, in gran parte il litorale non è attrezzato, ma chi vuole, può approfittare della presenza di alcuni lidi balneare. Per gli amanti della spiaggia sabbiosa, basta spostarsi al centro del paese dove si trova una piccola baia di sabbia fine.
Nel corso del XVI secolo Santa Maria al Bagno era difesa dalla superba Torre del Fiume di Galatena. Dell'antico baluardo rimangono solo quattro possenti pilastri e la vecchia denominazione è andata in disuso, oggi, infatti, quando ci si riferisce al rudere si parla di Quattro Colonne. Noterete infine che intorno al sito dell'antica vedetta costiera si scorgono delle alte palme, che insieme al mare e al fascino del monumento diroccato conferiscono al paesaggio un aspetto esotico.
Il centro di Santa Maria al Bagno nacque come piccolo borgo di pescatori e come rifugio di navi dal mare in tempesta. Nel medioevo fu abbandonata al più completo degrado e fu ripetutamente saccheggiata da pirati e saraceni. Particolare danno fu procurato dai Veneziani dopo la caduta di Gallipoli nel 1484, essi infatti furono crudeli e devastatori almeno quanto lo erano stati i pirati.
Negli anni successivi popolazioni provenienti dall'Africa continuarono a devastare e distruggere irreparabilmente gli edifici, la chiesa, gli impianti termali e le vasche. Gli abitanti furono costretti ad abbandonare il paesino e a riparare nei centri abitati vicini dell'entroterra.
Le incursioni continuarono per secoli fino a quando per difendere le popolazioni rivierasche e dell'entroterra dagli attacchi dei pirati, nel 1563, Carlo V fece realizzare un programma di difesa delle coste costruendo una lunga catena di torri di avvistamento; a quell'epoca risale anche la torre del Fiume di Galatena. La vedetta fu realizzata soprattutto per difendere le sorgenti di acqua dolce, che era risultata essere di facile approvvigionamento per i pirati.