Porto Badisco è un piccolo centro abitato da pescatori, molto frequentato nel periodo estivo da un turismo internazionale. La località appartiene territorialmente al Comune di Otranto e sorge tra Punta Scuru, a nord, e Capo Palascìa, a sud.
Porto Badisco è una stupenda caletta naturale della costa salentina, una piccola convalle che degrada lentamente verso il mare e forma un porticciolo naturale.
Il mare di Porto Badisco è una distesa blu scuro, interrotta solo dal bianco della costa frastagliata, fatta di roccia chiara e bordata dallo scintillio di schiuma bianca. L'entroterra è lievemente ondulato con valli e rilievi, punteggiati da muretti a secco, architetture chiare e isolate rocce bianche.
Una piccola caletta di spiaggia sabbiosa in fondo alla valle completa un ambiente incontaminato, apparentemente inaccessibile, e forse per questo non ancora intaccato dalle moderne forme di turismo selvaggio.
A Porto Badisco è possibile soggiornare in Case Vacanze di privati, in Bed and Breakfast o in qualche Agriturismo e Masseria. Se intendete trascorrere una vacanza in questo incantevole posto vi invitiamo prima a consultare sia le vantaggiose tariffe sempre aggiornate e pubblicate nella sezione Offerte e Last Minute di Porto Badisco, sia la galleria di Foto di Porto Badisco.
Badisco rappresenta oggi uno dei rari esempi di costa alta ancora integra dell'Italia peninsulare. Qui sono evidenti i fenomeni carsici ed erosivi, come le calette e gli anfratti pieni di particolari geologici di spettacolare bellezza, una flora ricca di piante medicinali e una fauna selvatica nidificante, arricchita da passaggi migratori.
I profumi e i colori percepiti sul posto sono dovuti principalmente alla gariga, ma nel vento si mescolano anche le essenze del mirto, del timo, della salvia e del finocchio selvatico, mentre il sole accende le tonalità verdi degli ulivi e i colori dei fichi d'india, degli oleandri, delle palme, e della quercia.
Secondo la leggenda narrata da Virgilio, Porto Badisco è la prima sponda ionica toccata da Enea nel suo viaggio in Italia, in fuga da Troia. A Porto Badisco si trova la famosa Grotta dei Cervi un complesso ipogeo, che quattro millenni fa ospitò i primi abitanti della zona.
Questo antro sotterraneo lungo tre chilometri è diviso in tre tronconi e racchiude migliaia di iscrizioni parietali, dipinti di mani, di cacciatori, di soli e pettini che decorano l'interno della spelonca con una vivacità che ancora oggi stupisce. Probabilmente la formazione di queste grotte è dovuta al passaggio di un fiume, ora scomparso.
Milioni di anni fa, lo scorrere delle acque erose la roccia. Quattromila anni fa, invece, una comunità vi trovò rifugio e si stabilì per parecchio tempo. Fu allora che le scene di caccia, le impronte personali e i simboli che tanto interessano gli archeologi e i paleontologi di tutto il mondo comparvero sulle pareti interne della cavità e ancora oggi sono lì a testimoniare quella presenza umana.
La grotta è un reperto importante sia per i motivi di datazione della presenza umana, sia artisticamente; gli ideogrammi parietali, i graffiti, i simboli raffigurati in queste cavità sono delle vere e proprie opere di arte del periodo paleolitico. Il tempo non le ha scalfite e i loro colori sono vivaci. Questa scoperta è stata fatta nel 1970 ed oggi non è purtroppo accessibile al pubblico.