Melpignano è un comune della Provincia di Lecce in Puglia. E' situato nel Salento, all'interno della storica area della Grecìa Salentina, un'isola linguistica di nove comuni in cui si parla ancora il griko, un antico idioma di origine greca.
Melpignano fa anche parte del Club Borghi Autentici d'Italia e rientra a pieno titolo nell'Associazione dei Comuni Virtuosi, grazie all'attenta gestione ecosostenibile del territorio.
Melpignano però è famoso soprattutto per il Gran concerto finale del Festival musicale della Notte della Taranta, una grande kermesse dedicata alla valorizzazione e alla diffusione del fenomeno della pizzica salentina.
È ormai possibile affermare quasi con certezza che molti dei turisti che decidono di trascorrere le proprie vacanze in Puglia lo facciano proprio in funzione di Melpignano ed in funzione di una sola notte: La Notte della Taranta.
Prendendo spunto dall'antico fenomeno del tarantismo Melpignano organizza un imponente concerto che, forte della presenza di musicisti di grande spessore, ripropone le sonorità della pizzica salentina servendosi di imponenti orchestre.
Il risultato è strabiliante: i suoni del passato, contaminati da più culture musicali, trascinano chi ascolta in una partecipazione corale all'evento sospesa tra il reale e l'onirico. A fare da cornice è il Convento degli Agostiniani, edificato nel XVI secolo e arricchito successivamente dagli interventi delle più rinomate maestranze dell'epoca barocca, tra cui lo Zimbalo, il Boffelli e il Manuli.
Non solo Melpignano, ma tutti i comuni limitrofi e vicini vengono presi letteralmente d'assalto in prossimità della data della importante notte salentina. Bed and Breakfast, Case Vacanze e Appartamenti vengono prenotati con settimane di anticipo.
Naturalmente anche altri tipi di struttura ricettiva si avvantaggiano in quei giorni della richiesta di alloggio proveniente da visitatori italiani e stranieri; benché non molto numerose, anche le Masserie, gli Agriturismo e ogni tipo di abitazione privata come Ville e Case di Campagna vengono occupate nel corso del mese di agosto.
Se la vostra vacanza a Melpignano non fosse programmata in agosto o comunque se siete interessati agli edifici di architettura religiosa e civile, nel piccolo comune sono degni di nota il Palazzo Baronale, la Chiesa di San Giorgio e la piazza in cui essa è situata, valido esempio di architettura civile destinata al commercio.
Tutto il centro storico è comunque ricco di bei portali del ‘500 e del ‘600, di case a corte, di cappelle, come quella di San Rocco, di splendide balconate e di molti altri elementi architettonici di pregevole fattura.
Nel corso dell'estate Melpignano organizza altre piccole manifestazioni, come la Sagra dell'anguria e un Festival del Rock per la fine di luglio, la Festa patronale di San Giorgio, il 23 di aprile e la Festa di Santa Maria Maddalena, il 22 luglio.
Una vacanza nel Salento è però soprattutto una vacanza al mare, dunque se avete voglia di prolungare il vostro soggiorno per godere delle belle spiagge, dovete sapere che le più vicine a Melpignano sono quelle della costa adriatica. Proprio in direzione delle località di Otranto, Alimini e Torre dell'Orso si trovano alcuni importanti Hotel, Villaggi Turistici di categoria e moderni Resort.
Prima di prenotare una vacanza a Melpignano, vi invitiamo a consultare la sezione delle Foto di Melpignano, mentre per essere informati sulle tariffe più vantaggiose potete consultare la sezione Offerte e Last Minute.
All'epoca della dominazione romana il Salento e quindi Melpignano erano considerate terre di conquista dove le legioni dell'esercito, con spietata ferocia, erano dedite solo ed esclusivamente alla conquista del territorio.
Un centurione di nome Melpino dopo lunghi anni di servizio nell'esercito decise di stabilirsi in una zona tranquilla del Salento e di ritirarsi a vita privata.
Numerose furono però le difficoltà iniziali in quanto la porzione di territorio scelta, all'incirca corrispondente all'attuale comune di Melpignano, si dimostrò impervia e desolata. Grazie alla fatica e alle numerose risorse impegnate, Melpino riuscì ben presto ad ottenere ottimi risultati e a bonificarne e rendere fertile una buona parte.
Durante una giornata di lavoro, la zappa di Melpino colpì qualcosa di solido sepolto nella terra che con grande stupore del romano si dimostrò essere una pentola piena di monete d'oro. Sottratto il tesoro al morso velenoso di una vipera, Melpino decise di destinare l'intero ammontare a ciò che più gli interessava: la sua amata terra. La ricchezza fu distribuita tra i lavoratori mentre a trarne beneficio fu il territorio di Melpignano divenuto prospero e ospitale.
Raggiunta la vecchiaia, Melpino volle dimostrarsi riconoscente con la terra che anni prima era stata così generosa nei suoi confronti. In una notte di luna piena, si recò nel punto esatto dove fu ritrovata la pentola e, scavata una profonda fossa, la riseppellì colma di altrettante monete.
Nei secoli, tutti i tentativi per ritrovare il tesoro di Melpino si sono dimostrati vani a conferma del fatto che la vera ricchezza del Salento è la terra stessa.