La Sagra te lu pommitoru schiattarisciatu ad Aradeo nasce dall'idea di valorizzare un prodotto naturale della terra che veniva usato, spesso, dai nonni come piatto unico.
La ricetta te lu pommitoru schiattarisciatu nasce dall'esigenza di sfruttare al massimo le risorse della terra che non sono sempre state abbondanti, il pomodoro veniva coltivato da tutti perché permetteva di fare la salsa per l'inverno e poi è sempre stato molto utile per condire le friselle.
La Sagra te lu pommitoru schiattarisciatu insegna che i pomodori più piccoli, più maturi o nati male dovevano essere soffritti con dell'olio d'oliva in una padella larga direttamente sul fuoco insieme alla cipolla. Il rumore che si ascolta quando il pomodorino è in cottura è il rumore dello schiattarisciamentu.
In verità c'è invece chi sostiene che il pomodoro sia schiattarisciatu perché per mangiarlo si schiaccia con del pane per fare fuoriuscire il succo. In ogni caso il piatto povero ma molto buono e ricco di fantasia permetteva a chiunque di variare la ricetta con l'aggiunta di carne, salciccia, peperoni, uova o basilico, tutte ricette che troverete alla sagra.
Il pomodoro schiattarisciatu da sempre è alla base di tante ricette di cucina del sud, dei nostri nonni, che dalla terra ricavavano tutto il necessario per il loro sostentamento.
Aradeo ha sposato questa sagra perché da sempre la Pro Loco è attenta ai ricordi che non si devono cancellare e propone iniziative che mirano a valorizzare il territorio.
Oltre agli stand col famoso pomodorino, troverete quelli delle sfizierie dove è possibile gustare dei bocconcini prelibati di carne, che generalmente non si trovano in commercio, ottime grigliate, insalate, frutta, dolci e gelati.
Nel caso abbiate sete potrete ricorrere agli stand del vino salentino e della birra.
Per informazioni dettagliate sulla Sagra te lu pommitoru schiattarisciatu, specie per le date che possono subire modifiche, è consigliabile consultare il sito ufficiale del Comune di Aradeo.