La Sagra della pasta casereccia e de lu Porcu paesanu Pri Pri si svolge a Montesardo, frazione di Alessano, durante i giorni centrali del mese di agosto.
Non si sa esattamente a cosa sia dovuto questo nome così insolito per una sagra e per un maiale, l'aneddoto che viene considerato riferire tra i più papabili è quello secondo cui due abitanti di Montesardo, tali Leone e Moretto, ebbero l'idea di organizzare una sagra e dopo una consulta con il loro parroco decisero di allevare nel centro del paese, nella piazza comunale, un maialetto da sacrificare poi nei giorni della festa.
Il malcapitato quando grufolava nel cortile di Leone, emetteva proprio questo suono, pri pri, e per questa ragione i due montesardesi decisero di assegnare questo nome sia alla sagra che all'animale, ogni hanno allevato per la riuscita della stessa.
Non è chiaro se a fare pri pri fosse il maiale o l'uomo che lo allevava, allo scopo di attirare l'attenzione dell'animale o se esistessero nella piazza in cui il maiale veniva allevato, altre due bestie denominate pri pra e pri pro, tuttavia, a parte gli aneddoti, oggi pri pri è un simbolo per questo comune e la sua figura è stata riprodotta in terracotta per volontà del parroco. Alessanesi e turisti acquistano l'oggetto per augurarsi fortuna o semplicemente come souvenir.
La pasta casereccia di Montesardo richiede in quanto tale lunghissimi tempi di preparazione, durante la manifestazione si possono apprezzare i formati più vari, dalle orecchiette ai maccarruna o minchiareddhri, alle tagliatelle e agli spaghetti; dopo aver impastato la semola di grano duro salentino con acqua e sale, le massaie alessanesi stendono l'impasto e poi lo tagliano dando la forma che preferiscono.
Oltre alla carne di maiale, tra le bancarelle e gli stand della Sagra de lu Porcu Pri Pri potrete degustare altre pietanze e ricette come la massa e ciciri o marenna, ovvero un impasto di pane fritto, cime di rapa e ceci, lu ranu passatu, le pittule, che sarebbero delle frittelle di pasta lievitata farcite in diversi modi, le gustose foje reste e le zavirne, cioè delle cicorie e tipiche verdure selvatiche, la cocuzza a sarsa (zucchine condite), fave e cicore, e la fritta con olive, e, infine, l'immancabile mieru de la Parduidda, un vino prodotto proprio in occasione dell'evento.
Il progetto della Sagra ha anche come scopo la divulgazione della cultura salentina informando su feste e itinerari del gusto e culturali, durante la sagra infatti viene dato spazio ai protagonisti del settore dell'ospitalità e dell'enogastronomia salentine, con punti informativi dove fornire indicazioni sui produttori di specialità alimentari tipiche.
Ai tradizionali spettacoli di pizzica nelle ultime manifestazioni si sono aggiunte esibizioni di altri generi musicali. Gli utili della sagra vengono destinati di anno in anno al fine di migliorare o realizzare strutture con finalità di pubblica utilità.
Per informazioni dettagliate sulla Sagra della pasta casereccia e de lu porcu pri pri, specie per le date che possono subire modifiche, è consigliabile consultare il sito ufficiale del Comune di Alessano.