La Festa di San Vito Martire, o San Vito di Lucania, si svolge a Castrì di Lecce, a metà giugno, pochi giorni prima delle celebrazioni per la compatrona, i festeggiamenti per la Madonna della Visitazione infatti hanno luogo ad inizio luglio; i due santi furono modello di vita cristiana e sono venerati come celesti protettori della comunità castrisana.
I riti religiosi in suffragio di San Vito durano due giorni e comprendono la celebrazione della Santa Messa, la processione con il simulacro del santo e i fuochi d'artificio.
La chiesa di San Vito venne eretta nel 1764 sulle vestigia di una precedente struttura cinquecentesca, ovvero la Chiesa madre di Castrifrancone, uno dei due casali che diedero le origini alla stessa Castrì, la cappella oggi come allora presenta un'elegante facciata con colonne e festoni in puro stile barocco.
Durante la festa di San Vito, nel pomeriggio, ricorre una singolare tradizione, a Castrì giungono per la ricorrenza cani, cavalli, asini e altre bestie, condotti ai piedi fino alla statua, per ricevere dal santo la benedizione.
Col passare del tempo questa usanza si è modificata, al corteo si sono aggiunti carretti, motocarri ed auto.
E' evidente in questa consuetudine la reminiscenza dell'antico rito pagano, e la commistione tra tradizione culturale cristiana e folclore popolare e laico.
In verità alle origini la benedizione era concessa agli animali che in un modo o nell'altro producevano un reddito, come mucche, pecore, maiali ed asini, mentre ora sul sagrato della Chiesa di San Vito si scorgono cani, gatti e qualche uccellino, ovvero gli animali domestici, da compagnia, verso i quali oggi l'uomo nutre affetto invece che aspettative di sostegno economico.
Gli abitanti di Castrì chiedono l'intercessione di San Vito quando necessitano di protezione contro i morsi di cani rabbiosi e di animali velenosi; contro la letargia, una malattia che provoca uno stato di sonno involontario e patologico; contro gli attacchi del demonio; contro gli spiriti del male; contro il fuoco, contro i fulmini e contro la corea, detta anche Ballo di San Vito, una malattia genetica neurodegenerativa; non a caso, da fanciullo, il santo guarì il figlio di Diocleziano, suo coetaneo, ammalato di epilessia. San Vito protegge anche i ballerini, gli attori e i locandieri.
La Chiesa dedicata a San Vito Martire si trova in Piazza Caduti, dove si erge una colonna in pietra leccese anch'essa consacrata al beneamato. Nella Chiesa è inoltre custodita una statua del santo laccata in oro.
L'edificio è stato completamente ricostruito nel 1734. Presenta una facciata barocca e un sobrio frontone, mentre al'interno si trovano le stupende tele del Martirio di San Vito e della Madonna del Rosario e un organo settecentesco a canne sempre pronto a intonare suggestive melodie.
Immagine di San Vito Martire
In occasione della Festa del Patrono gli abitanti di Castrì sfoggiano il meglio della tradizione enogastronomica salentina, è nel centro della cittadina che potrete degustare i piatti della cucina povera leccese e le specialità di tanti altri stand provenienti da diverse zone della Puglia.
Nel programma della manifestazione in genere sono previsti anche spettacoli di musica e di intrattenimento per i bambini.
Per informazioni dettagliate sulla Festa di San Vito Martire, specie per le date che possono subire modifiche, è consigliabile consultare il sito ufficiale del Comune di Castrì di Lecce.