La Festa e la Fiera di San Vitale hanno luogo a Marittima di Diso ogni anno a fina aprile.
L'origine del culto marittimese per San Vitale è molto antico, la comunità vive con entusiastica devozione i giorni di festa e la venerazione per il santo appare molto radicata nel sentimento popolare.
Il programma della Festa include una fiera e alcuni concerti bandistici, mentre i rituali religiosi prevedono la celebrazione di una Santa Messa a suffragio del beneamato.
Le reliquie di San Vitale si conservano tutt'ora nella Chiesa di Marittima e il panegirico recitato dal parroco racconta le eroiche gesta e gli aneddoti della sua vita.
Non mancano i riferimenti alla provvidenziale intercessione in occasione del contagio dovuto al colera nel 1867 e all'intervento miracoloso del santo nel settembre del 1862, quando brandendo la sua lancia allontanò le nubi di un violento uragano che si stava per abbattere su Marittima, salvandone la popolazione.
Durante la Solenne Processione con il simulacro del santo a cavallo si celebra la consegna simbolica della chiave d'argento del paese al protettore e si commemora il suo miracolo più importante con una sosta del corteo nel luogo dove San Vitale fu visto alzare la lancia per allontanare l'uragano.
La grandiosa festa nelle celebrazioni religiose e nelle manifestazioni civili si rivela con le imponenti parature allestite per abbellire la piazza e le vie principali del paese e in occasione degli spettacolari e scenografici fuochi di artificio che chiudono l'evento.
Marittima, frazione di Diso è l'unica località in Puglia in cui si celebra San Vitale come protettore. In onore del Santo cavaliere tutti i rioni del paese partecipano sfidandosi ad un Palio omonimo del santo.
Durante la due giorni vengono in genere ospitate associazioni ippiche e scuole di cavalleria militare, alcuni cortei storici attraversano il centro abitato e in serata salgono sul palco comici, cabarettisti, attori o artisti della tradizionale musicale popolare.
Secondo la tradizione, Vitale sarebbe stato un soldato romano, ritrovato insieme ai corpi dei figli, Gervasio e Protasio, in un cimitero di Milano nel 396. Le ricostruzioni storiche riferiscono che Vitale fu incaricato di accompagnare tale giudice Paolino in un viaggio da Milano a Ravenna.
Qui il magistrato condannò a morte per decapitazione un medico ligure che si era dichiarato cristiano e il cui nome era Ursicino. Vitale rimase vicino al medico e lo aiutò ad affrontare prima i tormenti e poi la morte, provvedendo fisicamente alla sua sepoltura.
Il suo comportamento rivelò la sua fede cristiana, sicché anche lui venne condannato a morte e nonostante i tentativi di salvarlo del giudice Paolino, lui non rinunciò fino all'ultimo istante della sua vita alla fede cristiana. Vitale venne così seppellito vivo a Ravenna.
Per informazioni dettagliate sulla Festa e Fiera di San Vitale, specie per le date che possono subire modifiche, è consigliabile consultare il sito ufficiale del Comune di Diso.