Un'escursione in barca che vi permettà di godere della bellezza del litorale adriatico, più precisamente di quello che va da San Cataldo fino a Santa Maria di Leuca: i Laghi Alimini e la costa di Otranto; il parco naturale del WWF delle Cesine; la marina di San Cataldo; la riserva naturale della costa che va da Otranto fino a Leuca: località di Marina Serra, Marina di Novaglie, Santa Cesarea Terme e Castro.
Potete prenotare da subito su SalentoViaggi.it la vostra escursione in barca lungo la costa orientale del Salento. Il percorso suggerito è solo un esempio, i programmi sono continuamente aggiornati e suscettibili di variazioni. Selezionate le voci nel seguente box, trovate e prenotate la gita in barca che più vi interessa di più.
Il litorale che da San Cataldo giunge fino a San Foca, basso e sabbioso e punteggiato da scogli e piccole insenature, lascia il posto alle alte scogliere di Roca Vecchia, impreziosite dalle testimonianze archeologiche e culturali dell'omonimo Parco Archeologico, dei ruderi della rocca e della torre d'avvistamento, oltre che dai riflessi smeraldini del mare.
Questa escursione dura un giorno, la linea spezzata che unisce le due località via mare è lunga circa 32 km.
Il passaggio davanti a Roca è uno dei momenti più interessanti dell'intera escursione, un piccolo centro abitato raccolto intorno al luogo in cui si trovava il castello, i resti ancorra visibili delle antiche mura messapiche e il Santuario della Madonna di Roca.
Quasi incastonata tra gli scogli, la lunga spiaggia di Torre dell'Orso incanta per il suo candore e per la purezza dell'acqua. Subito dopo è la volta di Torre Sant'Andrea, con i suoi faraglioni e le piccole e affascinanti calette, i fondali limpidi e pescosi.
L'alta costa tende ad abbassarsi in località Frassanito, per cedere il passo alla lunghissima spiaggia degli Alimini, sulla quale si apre il canale detto lu Strittu, attraverso cui il mare penetra nell'entroterra originando i bellissimi Laghi Alimini.
Riprendendo la costa, prima di giungere ad Otranto, è opportuno fermarsi per ammirare l'incantevole Baia dei Turchi dove, secondo la tradizione, sarebbero approdati i Saraceni in quel tragico 1480.
Le piccole spiagge, intervallate da scogli alti e frastagliati, fanno della baia un confine tra sogno e realtà. Un passo separa l'ammirazione del posto dal tuffarsi nelle acque limpide, che qui si tingono dei colori della leggenda.
Si giunge finalmente ad Otranto, la Città dei Martiri.
Dal mare, immediatamente a Sud della città, si possono ammirare la Torre del Serpe e l'alta scogliera dell'Orte che lascia il posto all'omonima, superba baia, dove il colore rosso della terra contrasta con il blu del mare.
Ormai si è in prossimità della Punta della Palascìa, segnalata dall'omonimo faro, il punto più ad Est d'Italia.
Nelle limpide giornate di tramontana si possono vedere i profili delle montagne dell'Albania. Dalla Palascìa la costa diventa alta e frastagliata. Proseguendo ancora verso Sud, ecco Torre Sant'Emiliano a far da guardia ad una bellissima baia.
Giunti a Porto Badisco si ha l'impressione di essere stati spediti indietro nel tempo, all'epoca del mitico Enea e del suo avventuroso viaggio attraverso il Mediterraneo, prima di approdare in questo luogo di sogno. Qui si trova la celebre Grotta dei Cervi, un vero santuario della preistoria a per la presenza di un vastissimo ciclo di pitture rupestri del Paleolitico.
Da Porto Badisco è tutto un susseguirsi di forti emozioni. Prima Santa Cesarea, annunciata dagli orientali profili di Villa Sticchi, la località termale è molto rinomata grazie alla presenza di grotte sulfuree, denominate Gattula, Solfatara, Grande e Sulfurea, poi è la volta di Porto Miggiano con l'omonima torre, un piccolo approdo da dove molte imbarcazioni private e a noleggio partono alla scoperta del mare e di numerose grotte, tra le quali Grotta Romanelli, ricca di testimonianze archeologiche.
Uno sguardo alla costa e già s'indovina la sagoma del castello di Castro. Città di antichissime origini vanta un mare limpidissimo e numerose grotte, tra le quali la Zinzulusa, meritevole di attenta visita. Per ristorarsi dalla calura, non c'è di meglio che fare il bagno presso l'Acquaviva, una piccola insenatura arricchita da sorgenti di tonificante acqua fredda. La stazione balneare di Acquviva appartiene al territorio di Diso.
Il viaggio procede ancora a Sud, quasi una sorta di pellegrinaggio alla scoperta di luoghi ancora incontaminati. Da Marina di Andrano a Tricase Porto è tutto un susseguirsi di alte scogliere e piccole calette.
Nei giorni di forte mareggiata, al riparo sulla costa, il mare, prima calmo e accogliente, sa offrire uno spettacolo senza eguali di forza dirompente.
Da Tricase Porto si risale verso Tricase e da qui verso Maglie, ma prima si può trovare ristoro presso l'affascinante Quercia Vallonèa, che da più di 800 anni fa bella mostra di sé.
L'appuntamento è per il giorno dopo, per scoprire il Capo di Leuca.
San Cataldo oppure Otranto.
La costa adriatica da San Cataldo a Santa Maria di Leuca.
L'itinerario prevede una sosta, durante la quale è possibile visitare i numerosi negozi e laboratorio che popolano tutto il centro storico di Santa Maria di Leuca.
Scegliere di gustare i piatti tipici della cucina salentina: pranzi, cene e aperitivi vengono organizzati su richiesta.
Decidere di prolungare il soggiorno prenotando una camera in hotel, bed and breakfast oppure in appartamento. Una serie di ristoranti e strutture ricettive vengono suggeriti da SalentoViaggi.it su questa stessa pagina.
Si consiglia di prestare molta alle indicazioni del personale accompagnatore.