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Cosa visitare a Giuggianello

Masseria Quattromacine o Quattro Macine

Attestato per la prima volta in un diploma dell’Imperatore Federico II a favore dell’Arcidiocesi di Otranto del 1219, la fondazione del casale “Quattor Macinarum” è databile all’VIII sec., in pieno periodo bizantino e si estende tra i comuni di Giuggianello, Giurdignano e Palmariggi. L’area è stata interessata, proprio per la sua importanza, da una serie di scavi archeologici e da studi sui notevoli reperti rinvenuti. Gli scavi hanno portato alla luce le fondamenta di ben due chiese la prima delle quali ascrivibile al X- XI sec. e di probabile committenza e destinazione nobiliare, in quanto è stata riportata alla luce una sepoltura nella zona absidale area destinata appunto alle inumazioni di personaggi di alto rango, mentre la seconda chiesa, databile al periodo normanno (fine XI inizi XII sec.), presentava due absidi e due navate e fu in uso fino al periodo angioino (XIII- XV sec.). Anche questa seconda chiesa ha restituito notevoli ed interessanti reperti, tra i quali i resti di più di 70 individui con brani di abbigliamento e suppellettili. Questo ingente e importante patrimonio di reperti ossei è alla base di un attento studio sugli stress fisici patiti dalle popolazioni rurali del Salento proprio in un periodo di grande interesse storico quale il Medio Evo angioino e aragonese. Il casale di Quattro Macine fu distrutto dalle forze turche impegnate nella presa e saccheggio di Otranto (1480- ’81), ma i ruderi furono inseriti in un successivo complesso masserizio attivo fino alla seconda metà del ‘900 quando l’emigrazione e l’allontanamento dalle campagne portarono verso l’abbandono di molte masserie. La masseria si compone di un notevole edificio, probabilmente la torre difensiva purtroppo in parte diroccata, articolato su due pani databile alla fine del XVI inizi del XVII sec. con interventi posteriori (XVIII- XIX sec.).