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Stemma Civico Comunale e Toponimo del Comune di Otranto

Situato sulla costa adriatica della penisola salentina, e' il comune piu' orientale d'Italia: il capo omonimo, chiamato anche Punta Palascia, a sud del centro abitato, e' il punto geografico piu' a est della penisola italiana. Il litorale, esteso per circa 25 km, si alterna a lunghi tratti sabbiosi, specie nella parte settentrionale, a tratti rocciosi a picco sul mare. Nel tratto a nord di Otranto si incontrano spiagge basse e sabbiose bagnate da un mare limpido e di un colore azzurro intenso. Particolarmente interessante e' la zona dei due bacini, i laghi Alimini. Ad Otranto vi e' una localita' chiamata LAGHI ALIMINI, lunga distesa di sabbia, dove sono presenti tratti di costa con spiaggia libera, alternati a lidi attrezzati. Otranto offre diverse spiagge, tra cui la spiaggia del paese piccola e affollata che pero' offre un mare azzurrissimo. Tra le spiagge di Otranto una delle piu' famose e' la Baia dei Turchi presso la localita' Laghi Alimini. Oggi Otranto e' sicuramente una delle piu' belle ed interessanti localita' salentine, cittadina moderna e turisticamente attrezzata: il suo centro storico, le mura, i vicoli e i palazzi, sono testimoni di tanta storia ed antico splendore.

STEMMA DEL COMUNE DI OTRANTO
Lo stemma di Otranto è rappresentato da una torre con intorno un serpente nero che scivola. Nella parte inferiore dello stemma riferisce la scritta "Civitas Fedelissima Hydrunti", cioè la devota città di Otranto. La simbologia dello stemma otrantino non è semplice come appare, a tutt'oggi ci sono delle controversie in materia. L'unica cosa certa è che la fonte da cui provengono i simboli dell'emblema civico di Otranto sono la tradizione e le leggende, che nel tempo la popolazione ha voluto conservare e tramandare.

La narrazione: in passato lì dove sorge la torre c'era un faro, per la custodia del quale c'erano dei soldati. Una notte, i guardiani si addormentarono, allora un serpente uscì dalle acque del mare, entrò nella torre e salì in cima fino a raggiungere il deposito di olio che alimentava la lampada, che serviva ad illuminare la costa e le navi che navigassero nelle acque di fronte a Otranto, il serpente bevve l'olio fino a far spegnere la lampada. Per questo motivo la torre venne denominata "del serpente".
 
Alcune parti della leggenda coincidono con la storia: la torre esiste, si trova sul versante orientale della costa otrantina ed in passato era presidiata da un drappello di militari.
I simboli dello stemma: la torre, la lampada e il serpente. Tutti e tre avrebbero un significato preciso: la torre fu costruita in età imperiale a tutela del commercio marittimo della città e, nello stemma, simboleggia proprio la città; la lampada indicherebbe la ricchezza del retroterra; la serpe assetata di olio si riferirebbe ai porti dell'oriente e italiani importatori del cosiddetto oro giallo.

Da altre parti si è invece sostenuto che il rettile rappresentasse l'immagine della cautela, quindi che il riferimento era alla dea Minerva, a cui apparteneva l'animale sacro. La torre invece poteva esprimere il valore dimostrato dagli abitanti di Otranto durante l'invasione turca del 1480.

Altri studiosi sostengono che il faro fosse la prima luce, il primo raggio della religiosità e della fede cristiana rivolti verso il mondo pagano. Secondo la leggenda infatti Otranto fu la prima città in Occidente ad ospitare san Pietro.

Una serie di interrogativi tutt'ora rimangono.

TOPONIMO DEL COMUNE DI OTRANTO
Una delle espressioni più usate comunemente per riferirsi a Otranto è quella di "Porta d'Oriente", essendo la città più ad ovest in Italia, ma più ad ovest di tante altre città europee, è più ad ovest di Varsavia per esempio.

In merito alla etimologia del toponimo "Otranto" è aperta attualmente una controversia che dura da tempo. Si discute se l'etimo provenga dal termine del greco classico Ydrous, oppure dal latino Hydruntum, o dall'epoca bizantina: Ydrentòs, Derentò nel significato greco.0

Per esempio lo studioso e filologo tedesco Gerhard Rohlfs sostiene che certamente il nome di Otranto non deriva né dall'antico Ydrous né dal latino Hydruntum. Però lo stesso sostiene che Ydrentòs non sia arrivato in Italia tramite i bizantini, né sia da attribuire prettamente ad un passato ellenico; si direbbe invece che è frutto di una fusione linguistica, il risultato dell'italico Hudrentum in un contesto in cui convivevano popolazioni greche e italiche. Il recente Derentò dei Greci quindi è da riferire al termine di Hudrentum ellenizzatosi poi in Ydrentòs.

Mappa Otranto