STEMMA COMUNALE DI COLLEPASSO
Nello stemma di Collepasso sono presenti l'ulivo, la vite e il grano, a simboleggiare la tranquillità di un paese laborioso, l'abbondanza e la fertilità della terra e la spensieratezza dell'anima. I colli rappresentano la ottima posizione panoramica del paese, le torri indicano le origini nobili del feudo e la stella simboleggia l'auspicio di un fecondo avvenire per questo comune.
TOPONIMO DI COLLEPASSO
Il toponimo di Collepasso deriva dalla locuzione di Koulopatze, questa espressione è stata rinvenuta in un diploma greco del XII secolo. Plausibilmente si tratta della trascrizione ellenofona delle antiche e contestuali forme latine volgarizzate Colopati e Colopaci, scritte su vari documenti pubblici dell'epoca.
Si tratta di voci derivate da una trasformazione delle parole composte (Ni)colaus (Ipa)tius, oppure più probabilmente di (Ni)colaus-pagi poi fuse e abbreviate. (Ni)colaus (Ipa)tius voleva significare casale di Nicola Ippazio o di Nicola di Ippazio, invece (Ni)colaus-pagi voleva dire casale del villaggio di Nicola o di San Nicola. Il riferimento era ad un casale che era esisitito fino all'anno 1000, e che poi era stato distrutto dai Saraceni.
La mutazione dell'espressione (Ni)colaus-pagi si è articolata nel tempo in varie forme volgari: Colopatzi, Colupazo, Culopazze, Culopazzo.
Il nome attuale di Collepasso risulta essere invece una locuzione con struttura linguistica più moderna, voluta nel corso dell'Ottocento, si è trattato di un apposito mutamento di abbellimento linguistico della vecchia espressione con l'ausilio di termini latini settecenteschi come Colyspassi, Collispassi, Collispatium. Si è preferito così modificare il nome del casale per motivi legata al suono, alla eufonia e per ragioni di tipo etimologico, si pensi alla orografia del luogo e al dato storico del pagamento del pedaggio per passare il colle.
Meno credibili sembrano altre ricostruzioni di etimo: Collispascue, Collispascorum, ovvero collina dei pascoli; Collis pacis, cioè colle della pace.