Secondo la tradizione, dopo la conquista della provincia salentina da parte dei romani, le terre che oggi si trovano nel feudo di Scorrano furono assegnate ad un tale Marco Emilio Scauro. Scorrano trarrebbe quindi l'origine del suo nome proprio dal romano che occupò le sue terre durante la dominazione dell'impero Romano.
Per quanto riguarda l'etimologia del nome è difficile sostenere con una logica storica che essa derivi dal nome del personaggio di Marco Emilio Scauro, in quanto questo territorio è stato occupato dai romani un secolo prima della nascita di M. E. Scauro.
Una altra tesi opposta alla tradizionale interpretazione fu quella in base alla quale Marco Emilio Scauro essendo stato una autorità, così come fece per la Via Emilia che lui stesso fece fare, anche Scorrano, da lui voluta, avrebbe dovuto chiamarsi Aemilium o Aemilianum.
Oggi, invece, grazie ad un lucido e leale ragionamento storico, che considera tutti gli elementi disponibili, si può dire che, se anche si ammettesse che l'etimo del nome "Scorrano" fosse riferibile al cognome di Marco Emilio, non vi sarebbe alcuna possibilità di dimostrare però che si tratti proprio del cognome del console romano Marco Emilio Scauro; invece le date e vari episodi storici fanno pensare che tale tesi sia inammissibile.
Altri studi e altri studiosi dei dialetti meridionali sostengono che il toponimo Scorrano discende da Scurrano, all'origine da "Scurra", che è un prediale romano diffusissimo nel Salento; dunque non può derivare da Scauro, in quanto il risultato dialettale di questa parola non sarebbe stato "Scurranu" ma "Scorranu", il dittongo "au" sarebbe diventato "o", e poco probabilmente "u".
Altre e varie sono le argomentazioni che tendono a confutare quanto detto in merito allo stemma e al nome di Scorrano. Prima di tutto l'emblema civico raffigura aquile e querce; ma questi elementi preesistevano all'arrivo dei romani: di lizze volgarmente dette ve n'erano in abbondanza, interi boschi circondavano il territorio scorranese, e le aquile insieme ad altri uccelli rapaci sorvolavano ordinariamente queste terre. Inoltre la posizione dell'aquila nello stemma delle legioni romane è quella di un ucello dritto con ali leggeremente aperte ad indicare forza e potere; nello stemma comunale scorranese le aquile semplicemente volano.