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La storia di Palmariggi

Palmariggi è un piccolo comune della provincia di Lecce; sorge fra uliveti e macchia mediterranea, a pochi km dal mare di Otranto.

I primi dati certi e documentati sul paese di Palmariggi si hanno nel corso del XIII secolo quando Carlo I d'Angiò divise il feudo in due parti. Poi nel secolo successivo Guidone Sambiasi lo riunificò; il feudo fu poi dei Cesaroli, dei Santacroce, e dei Ventura. Dal 1463 fu invece di proprietà degli Aragonesi e poi delle famiglia Mattei, Varvassi e nel 1688 dei Vernazza.

Palmariggi sorge sulla collinetta di Montejuzzo oppure "Muntijuzzu" (Mons Jovis), ha un'economia basata sull'agricoltura tradizionale. Secondo gli sotrici Palmariggi era all'origine un castello di Otranto denominato San Nicola; ebbe la forza e la fortuna di resistere agli attacchi e alla furia devastatrice dai Turchi e dai Saraceni e in alcuni casi si difese e poi addirittura respinse gli arabi, così guadagnandosi l'onore della Palma, che nell'antichità era segno di vittoria, ma anche di forza e di resistenza.

Per queste ragioni la Protettrice di Palmariggi è la Maria Vergine della palma che si festeggia le domeniche di fine luglio. Infatti la leggenda narra che proprio la Madonna della Palma spaventasse i nemici turchi, e li inducesse a fuggire. Palmariggi come tanti altri castelli dell'entroterra di Otranto era stato edificato per difendere Otranto stessa dalle scorrerie interne che si originavano presso i porti del mare Jonio. Intorno a quel castello crebbe poi un primo agglomerato urbano chiamato Casale di San Nicola.

Nel 1480, dopo la conquista di Otranto, i saraceni si diressero verso l'entroterra per saccheggiare i villaggi. Quando fu il turno del Casale San Nicola, sulla collina del Monte della Guardia ("Muntijuzzu"), gli uomini si apprestarono all'imminente scontro con i Turchi e le donne si rifugiarono in Chiesa per chiedere l'aiuto divino. Quando i Turchi giunsero alle porte del casale, si verificò un fatto eccezionale e miracoloso: comparve la Vergine SS. con in mano una palma con al seguito un vasto esercito. I Turchi fuggirono, credendo si trattasse dell'esercito condotto dal duca Alfonso d'Aragona, e la popolazione Palmariggina fu salva. In tale occasione gli abitanti del Casale di san Nicola decisero di rinominarsi abitanti di Palmariggi ovvero "palma della vittoria" oppure "Tu che reggi la Palma", in onore della Madonna della palma che divenne anche patrona del paesino. 

Palmariggi ancora oggi è un paese prevalentemente agricolo con piccole aziende a conduzione familiare, gli uliveti e la macchia mediterranea ne danno il tipico aspetto del villaggio immerso nella paesaggio salentino. Palmariggi è anche il Comune del melograno, perché tutti i suoi abitanti hanno in giardino una pianta di melograno. Sul territorio sono presenti tre aziende di produzione di olio di oliva, alcune delle quali rinomate anche a livello internazionale.
Il settore terziario interessa circa il 40% della popolazione.

Mappa Palmariggi