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Matino è una piccola cittadina del Salento sita ai piedi della Serra omonima. Il nome di Matino deriva probabilmente dall'etimo della parola Alture. Tuttavia si può dire che le sue origini non siano certe. Probabilmente in seguito alla invasione dei Saraceni intorno all'anno 1000, e alla distruzione che perpetrarono a scapito di Alezio e Parabita, gli abitanti di quei centri in fuga, rifugiarono nella attuale area di Matino.
Alcune tracce e resti risalenti alla preistoria sono stati ritrovati nei pressi della cripta di San Ermete, sul costone dell'omonima Serra.
Il primo documento storico che parla dell'esistenza di Matino come nucleo abitato e stabile risale al 1099.
Durante la dominazione normanna, nel 1911, Tancredi d'Altavilla, conte di Lecce, donò il feudo di Matino a Filippo de Personé. Il feudo di Matino passò successivamente agli Antoglietta, ai di Tillio, ai Maremonte, ai del Tufo e infine ai Walburga del Carretto.
Nell'area di Matino si sono avuti insediamenti dei Basiliani in contrada San Eleuterio e Sant'Anastasia. Matino ha un centro storico tipico, con stradine piccole e tortuose, e caratteristiche corti e ipogei.
