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La storia di Collepasso

Il villaggio di Collepasso era abitato dal 1200 ed era nominato Colopati o Colopaci, scomparve completamente tra la fine del XIV e gli inizi del XV secolo, e fino al 1700 fu un sito assolutamente spopolato. Tuttavia il feudo di Collepasso continuò ad esistere e passò sotto due signorie: i Massa e poi i Leuzzi.
Nel corso del 1500 il territorio collepassese era punteggiato dalla presenza di masserie abitate da coloni e lavoratori stagionali che però non erano una collettività stabilmente insediata e organizzata.

All'inizio del 1800, grazie alla volontà della baronessa, Maria Aurora Leuzzi Contarini, e del conte Bartolomeo degli Alberti di Enno, Collepasso ebbe un importante cambiamento demografico.

Molti contadini vennero invitati a trasferirsi sul territorio di Collepasso, in cambio vennero concesse terre in enfiteusi gratuita, incentivi in denaro per intraprendere le colture, lotti di terreno gratuiti nelle vicinanze del palazzo baronale allo scopo di permettere la edificazione di abitazioni che avrebbero ricostituito il vecchio centro abitato.

Il Conte Alberti disegnò la topografia del nuovo centro urbano. Il piano di edilizia urbana del conte però non venne tenuto sempre in piena considerazione; infatti ad un certo punto, lungo le strade limitrofe al castello baronale, cominciarono a sorgere abitazioni in modo disordinato e spontaneo. Questo fatto fu positivo ai fini della crescita del villaggio e nel 1851 l'incremento demografico fu notevole.
In tale epoca una strada collegò Maglie a Gallipoli passando anche da collepasso e fu realizzato l'impianto viario delle strade provinciali per Neviano, Tuglie, Casarano, Galatina e Cutrofiano.

Nel 1861 Collepasso contava 1.067 abitanti. Nel 1907 raggiunse i 2.700 abitanti, e nello stesso anno ottenne tramite regio decreto autonomia amministrativa e indipendenza da Cutrofiano.

Mappa Collepasso