L'uomo arrivò nella zona di Castrignano del Capo nell'età del bronzo. La località risulta essere abitata già in età paleolitica, cospicuo è il numero di testimonianze fossili trovate nelle diverse grotte del litorale castrignanese, presso la grotta del Diavolo, delle Tre Porte, Titti e Cala dell'Elefante. Queste importanti ricerche archeologiche furono iniziate dallo studioso Ulderico Botti nel 1871, si sono conclusi solo un secolo dopo, a cura della Università di Lecce.
Dopo, in tarda epoca romana fu costruita una fortezza, un castello, una rocca poi ingrandita in seguito alla devastazione subita da Vereto e Leuca. Il centro di Castrignano sorse intorno al 1000, per una esigenza di maggiore protezione e difesa
avvertita dagli abitanti, ormai profughi di Vereto e Leuca. La voce "Castrignano" deriva dalla locuzione latina "fortezza" non per caso, ma per precise vicende storiche. Poi modificata in "Castrignano del Capo" per distinguere da "Castrignano dei Greci".
Il territorio del feudo catrignanese fu dei d'Almeto nel 1280, poi il fortilizio passò ai de Caniano, ai Pignatelli, ai Bilitta, agli Ayerbo, ai della Ratta, ai della Barliera, ai de Frisis ed infine a Fabrizio Guarini.
L'estensione del territorio del feudo di cui si tratta si estende dalla serra di Vereto fino alla costa adriatica. Il Borgo antico, il centro storico del paese, si distingue per le sue tipiche e strette viuzze; nello stesso centro si può incontrare la Chiesa Matrice, dedicata a San Michele Arcangelo, caduta nel terremoto del 1743 e subito riedificata.
Un piccolo viale di alberi divide Castrignano del Capo dalla sua frazione di Salignano.
Invece alla periferia del paese è ubicata la Chiesa di San Pietro, monumento nazionale. La Chiesa celebra il passaggio di San Pietro da Leuca e diretto a Roma.
Uno dei monumenti più importanti di Castrignano del Capo, ma anche del Salento e della Puglia è il monumento naturale delle grotte, distribuite lungo la costa ionica. Sono state trovate una serie di epigrafi greche e latine nella grotta "Porcinara", reperti preistorici nella grotta del "Diavolo". Si possono visitare tutte e due via terra. Per mare si raggiungono invece la grotta del "Morigio"; la grotta "Cazzafri"; la grotta del "Fiume"; e la grotta delle "Tre Porte".
Altro eccezionale esempio della bellezza del posto sono le nobiliari ville ottocentesche di Leuca. Solo per citarne alcune: Villa Daniele, Villa Episcopo, La Meridiana, Mellacque, sono solo alcune.
Fanno parte del territorio comunale di Castrignano del Capo anche le località di...
Frazione di Salignano
Salignano è importante per la sua interessante Torre di difesa edificata nel 1550 come riporta una epigrafe sull'architrave della porta di entrata. La Torre si eleva per quindici metri e larga venti, è munita di dieci piombatoi e cinque cannoniere; è a forma circolare.
Frazione di Giuliano
Frazione di Castrignano del Capo è anche Giuliano, uno scrigno ricco di storia, con antichissime testimonianze, attraverso un portale si accede al centro storico, dove si trova il Castello cinquecentesco, con il fossato e quattro bastioni, il menhir con "cappello" e la chiesa consacrata a San Giovanni Crisostomo.
Giuliano deve le sue origini sicuramente alla distruzione da parte dei Turchi del centro messapico di Vereto; Giuliano sorge ai piedi della collina su cui erano state edificate le ville dei Messapi residenti. Nella campagna di Giuliano sono numerose le costruzioni di masserie, trulli e addirittura centopietre edificate utilizzando materiale proveniente da quella che fu la cittadina di Vereto.
Frazione di Santa Maria di Leuca