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La storia di Alessano

Una teoria tradizionale sostiene che la nascita di Alessano sia dovuta all'imperatore di Bisanzio Alessio I Comneno, che così chiamò Alessano in assonanza con il suo nome; per contro si sostiene che Alessano esisteva tanto tempo prima dell'XI secolo in cui visse e regnò Alessio Comneno. Da altre parti, si sostiene inoltre, che Alessano sia stata fondata da popolazioni provenienti dal fiume Ales vicino Reggio, oppure da popolazioni provenienti dalla Bretagna.

E ancora, alcuni sostengono che Alessano debba le sue origini ad alcuni abitanti dell'Epiro che finirono naufraghi sulle coste pugliesi mentre passavano con la propria flotta, allo scopo di raggiungere Taranto e sostenerla nella guerra contro Roma; la loro città di origine si chiamava Alessia, da cui Alessano.

Tuttavia non ci sono documenti né altre prove storiche che diano certezza sulle origini di questa cittadina. Si deve attendere l'arrivo dei Normanni per avere indicazioni precise sulla storia di Alessano; fu con il dominio francese infatti che Alessano ebbe un ruolo di preminenza su tutto il territorio del Capo di Leuca, assunse un ruolo importante e godeva di notorietà; nel corso della dominazione angioina fu capoluogo della contea che includeva i territori di Arigliano, Caprarica, Giuliano, Matino, Miggiano, Montesardo, Patù, Presicce, Ruggiano, San Dana, Specchia. In questo periodo Alessano diviene sede del vescovo e così sarà fino al 1818.

Nel corso dei secoli XV e XVI Alessano trascorse l'epoca di suo massimo splendore: aumentò eccezionalmente il numero degli abitanti; ebbero impulso le attività produttive agricole, artigianali e commerciali; la crescita economica fu accompagnata dalla crescita del tessuto urbano e architettonico, dalla tranquillità sociale, e dalla prosperità in generale.

Con la signoria di eminenti famiglie aristocratiche: i Della Ratta, i Del Balzo, i De Capua ed i Gonzaga la città riuscì a divenire un importante centro di commercio, vennero ricche famiglie di commercianti veneti ed una comunità ebraica.

Il contesto urbano si impreziosì grazie a palazzi in pura foggia rinascimentale che ancora oggi si possono osservare. Presso la corte di Alessano prosperò un eccellente movimento letterario. Le arti nobili della filosofia, delle lettere e delle scienze raggiunsero anch'esse il culmine. Presto però il centro cominciò a decadere e a perdere la sua importanza e la sua posizione di rilievo.

All'inizio del XVII secolo Ettore Brayda comprò il contado di Alessano. Poi Alessano con Castrignano, Giuliano, Arigliano e Patù furono ceduti a Fabrizio Guarino, il figlio si congiunse in matrimonio con Maria Paladini. La primogenita figlia a sua volta sposò Filiberto Ayerbo d'Aragona principe di Cassano.

Giuseppe Maria Ayerbo ultimo duca di Alessano non avendo figli, lasciò erede la moglie Maria Riario Sforza alla cui morte nel 1853 successe la nipote Luisa Riario Sforza, che sposò il Duca della Castellina, Antonio Zunica che morì nel 1902. Tre anni dopo, morta anche la moglie, il castello e tutte le proprietà furono messe in vendita. Fanno parte del territorio di Alessano: Montesardo, Macurano e Novaglie.

La prima frazione, Montesardo, ha anche essa origini molto antiche. Recentemente sono state rinvenute tracce risalenti all'epoca messapica: resti di una cinta muraria del IV secolo a.C., sepolture, basi di edifici, che provano la presenza di agglomerati urbani di grosse dimensioni. Montesardo è citato su documentazione che risale ai romani, Mons arduus veniva scritto, che vuol dire "monte scosceso". Montesardo nel Medioevo ospitò scuole di matematica e musica. E dopo che l'Impero Romano cadde, venne sempre impiegata come fortezza, grazie al suo fortilizio e ad una robusta cinta muraria con torri. Mura e torri furono purtroppo demolite nel 1867.

Macurano è una contrada nota per la produzione e la trasformazione delle olive. Ancora esistono due antichi frantoi detti trappeto Sauli e trappeto Santa Lucia.

Macurano inoltre è importante per l'insediamento dei monaci basiliani nel corso dell'VIII secolo d.C., essi si dedicarono all'agricoltura, questa area irregolare e scoscesa infatti risultò particolarmente adatta grazie alla fertilità della terra che era assicurata da una enorme disponibilità di acqua di scolo che scendeva dalle colline e veniva raccolta in cisterne mediante un elaborato complesso di canali ancora oggi parzialmente visibili.

Mappa Alessano