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Costruzioni a Trullo, pajare e furnieddhi nel Salento

Costruzioni a Trullo, pajare e furnieddhi nel Salento

Nel gergo salentino queste costruzioni sono conosciute come furnieddhu, chipuru, pajaru, pagghiara, pajara o truddhu. Esse sono sempre servite come rifugio temporaneo e stagionale. I trulli hanno la forma a tronco di cono e risalgono, forse, al periodo successivo all'anno mille, sono a pianta circolare, monocellulari, la base è rinforzata da un anello speciale, costruito per reggere il maggior carico della costruzione.

 
Prenotate subito un itinerario culturale e storico alla scoperta dei trulli del Salento o in terra di Bari; basta selezionare la data di inizio tour e le vostre preferenze tra Visite guidate, escursioni o itinerari turistici, al resto ci pensiamo noi e i nostri partners. I percorsi suggeriti sono solo indicativi, il catalogo è in continuo aggiornamento.

 

I trulli salentini e le loro caratterisitiche architettoniche

I trulli hanno la forma a tronco di cono. Risalgono forse al periodo immediatamente successivo all'anno mille, sono a pianta circolare, monocellulari, la base è rinforzata da un anello speciale, costruito appositamente per reggere il maggior carico della costruzione.

Queste abitazioni erano fatte con muri a secco, ovvero utilizzando pietre cercate e trovate in aperta campagna e senza alcun ausilio di materiale cementizio. Con questo metodo e con questa pietra si costruivano i trulli e tutti tipi di muri di cinta.

Il trullo propriamente detto apparteiene alla storia e all'architettura della Puglia centrale, mentre furnieddhi, chipuri, pajari, pagghiare o pajare appartengono alla tradizione architettonica e rurale del Salento.

La maestrìa nella costruzione dei suddetti furnieddhi o trulli era nella difficoltà rappresentata dalla chiusura della volta, per questa si ricorreva ad un impasto di fango e paglia.

I trulli tipici della Terra di Bari

I trulli tipici della Terra di Bari

L'immancabile scaletta esterna nella costruzione dei furnieddhi

Da qui la caratteristica architettonica del trullo salentino: vi era sempre una scala esterna addossata alla costruzione, non per motivi estetici o stilistico-architettonico, bensì per una ragione pratica: era fondamentale poter salire sulla costruzione in modo rapido e agevole ai fini della riparazione del tetto, che rispetto al resto del fabbricato era molto più fragile.

I massi utilizzati per la costruzione della scala non erano semplicemente addossati al muro della struttura, essi facevano e tuttora fanno parte integrante del muro, in corrispondenza dei gradini erano appositamente cercati e posizionati massi di dimensione maggiore, tali da permettere di costruire il muro e contemporaneamente, grazie alla sporgenza, il profilo della scala.

Infatti all'epoca non era prevista la possibilità di lavorare o approntare le pietre in base alle esigenze ricorrendo agli strumenti di cui oggi disponiamo.

A volte i trulli avevano due entrate: una era fatta per l'animale e l'altra per l'uomo, in ogni caso gli ingressi si trovano entrambi sullo stesso lato della costruzione.

Scala in pietra dei furnieddhi

Scala in pietra dei furnieddhi

Casieddhi o furnieddhi salentini

Casieddhi o furnieddhi salentini

I furnieddhi o casieddhi avevano la base di forma circolare ed erano di dimensioni ridotte, mentre le pajare erano e sono di dimensioni maggiori, a base rettangolare o circolare, in quest'ultimo caso vantano però spesse mura perimetrali disposte ad anelli concentrici, che, sovrapposti, formano degli ampi gradoni.

Tipiche pajare salentine a forma circolare

Tipiche pajare salentine a forma circolare

Pajara salentina a base rettangolare

Pajara salentina a base rettangolare