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Le Torri Costiere del Mare Ionio Salentino

Le Torri Costiere del Mare Ionio Salentino

Le Torri Costiere del Salento sono distribuite lungo la costa dello Ionio e dell'Adriatico sui promontori rocciosi o su alture e ben visibili da lontano. Sulle coste sono presenti circa 58 Torri. Erano usate nei secoli scorsi, soprattutto nella metà del 1500, come posti di osservazione e di difesa, Torri di guardia, Torri di avvistamento, che segnano punti di riferimento per i naviganti e identificano i luoghi. Il Mediterraneo nei secoli passati è stato il cuore degli scambi economici dell'intero bacino.

 

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Torri di guardia, di avvistamento e colombaie

Il Mediterraneo nei secoli passati, sino alla metà del 1900, è stato il cuore degli scambi economici dell'intero bacino. I traffici marittimi erano legati agli scambi commerciali dei mercanti e la distribuzione via mare garantiva la migliore gestione della merce.

Le Torri Costiere del Salento sono distribuite lungo la costa dello Ionio e dell'Adriatico sui promontori rocciosi o in alto e ben visibili da lontano. Sulle coste sono presenti circa 58 Torri. Erano usate nei secoli scorsi, soprattutto nella metà del 1500, come posti di osservazione e di difesa, Torri di guardia, Torri di avvistamento che segnano punti di riferimento per i naviganti e identificano i luoghi.

La maggior parte sono a pianta quadrata con basamento scarpato e struttura dotata di feritoie e caditoie, altre cilindriche. Erano anche presenti altre torri dette: Torri colombaie.

Le invasioni e le scorrerie delle popolazioni provenienti dal mare

Le scorribande dei Saraceni e dei Turchi hanno sempre rappresentato un pericolo per la popolazione agricola, e reso necessario riorganizzare e migliorare il sistema difensivo. La Penisola salentina è accessibile via mare dallo Ionio e dall'Adriatico e le Torri difendevano l'entroterra agricolo e feudale. L'olio, il grano e quant'altro l'antico Salento ha prodotto, erano appunto difese da queste imponenti strutture architettoniche.

Le innovazioni belliche, come l'invenzione della polvere da sparo, hanno reso obsoleto il precedente sistema difensivo. Le mura delle torri furono raddoppiate in altezza e profondità, e ne furono costruite nuove, sia a pianta quadrata che circolare. Il primo piano della Torre era reso inaccessibile. Vi si poteva accedere solo con scale a pioli dall'esterno o con scala interna, o con ponte levatoio.

Se da un lato i nemici, Saraceni o Turchi che fossero, trovavano la difficoltà di invadere le coste, verso l'entroterra le stesse Torri comunicavano fra loro l'eventuale minaccia e soprattutto con altri baluardi nell'entroterra. Si usavano segnali luminosi come il fuoco, o visivi come il fumo. Nei tempi del maggiore splendore di queste costruzioni un torriere e quattro cavalieri segnalavano le incursioni alle popolazioni del Salento.

Le Torri sul Mare Ionio e Adriatico della penisola salentina

Il litorale salentino è caratterizzato dal fatto che viene bagnato da due mari, quello Adriatico che tocca la provincia di Brindisi e quella di Lecce fino a Capo d'Otranto; da Punta Palacìa o Palascìa in giù il mare che bagna la costa è quello Jonico. Spesso si fa confusione e si ritiene che i due mari si tocchino in prossimità del Capo di Leuca.

Le Torri di vedetta sul Mare Ionio e versante orientale della penisola salentina

  • Torre Palascia Otranto
  • Torre Sant’Emiliano Porto Badisco Otranto
  • Torre Badisco Porto Badisco Otranto
  • Torre Minervino Santa Cesarea Terme
  • Torre Specchia di Guardia Santa Cesarea Terme
  • Torre Santa Cesarea
  • Torre Miggiano Santa Cesarea Terme
  • Torre Diso Castro
  • Torre Capo Lupo a Marina di Marittima Castro
  • Torre Porto di Ripa Andrano
  • Torre del Sasso o Torre del Mito Tricase
  • Torre del Porto di Tricase
  • Torre Palane o Torre Plane Marina Serra Tricase
  • Torre de Lissano o Torre Nasparo Tiggiano
  • Torre Specchia Grande Corsano
  • Torre de Ricco Corsano
  • Torre di Porto Novaglie Alessano
  • Torre M. Lungo
  • Torre Santa Maria
  • Torre dell’Omomorto Leuca
  • Torre Marchiello Castrignano del Capo
 

Le Torri di vedetta sul Mare Ionio e versante occidentale della penisola salentina

  • Torre San Gregorio, ubicata nel Comune di Patù, in passato venne quasi completamente distrutta durante uno degli attacchi dei Saraceni. Poi fu ristrutturata ed adibita ad abitazione privata. La località di San Gregorio prende il nome proprio da questa torre.
  • Torre Vado, si trova nel Comune di Morciano di Leuca, è stata costruita nel XVI secolo, sorge lungo la costa, a breve distanza dal mare ed è oggi circondata da edifici costruiti successivamente alla costruzione della torre stessa. E' vicinissima al centro abitato di Salve, per questo veniva usata come torre cavallara, cioè presso la torre era sempre presente un messo a cavallo che nell'eventualità si palesasse un pericolo si muoveva per avvisare i paesi dell'entroterra. Le torri costiere furono disarmate durante il 1800, e dal 1846 Torre Vado svolse la funzione di base per il controllo doganale. Nel 1930 fu comperata da privati, quindi venne restaurata, un suo particolare è quello di esibire numerose finestre e caditoie.
  • Torre Pali, sorge nel Comune di Salve, questa torre è quasi del tutto crollata ed è completamente circondata dal mare. La località balneare in cui si trova prende il nome dalla torre stessa.
  • Torre Mozza anche detta Fiumicelli nel corso della Seconda Guerra Mondiale divenne postazione dei soldati, prese il nome di Torre Mozza per il fatto che sin dalla prima costruzione accadde che una sua parte crollò quasi subito e tutte le volte che essa venne ricostruita accadde lo stesso.
  • Torre San Giovanni, simbolo principale dell'intera località, che prende il nome proprio dalla torre, nel corso dei secoli le sue funzioni sono state molteplici. Oggi è di proprietà della Marina Militare che ne ha fatto la sede della Guardia Costiera.
  • Torre Macolone Ugento
  • Torre Sinfonò a Felline, sorge nel Comune di Alliste, si tratta della unica torre del comune di Alliste, ormai completamente distrutta, ne rimangono solo alcuni resti.
  • Torre Suda, si trova a Racale, si tratta di una torre a base circolare con scala esterna. La località prende il nome proprio dalla sua vedetta, un tempo come tutte le torri anche questa aveva una funzione militare, ma poi venuta meno questa esigenza la torre venne chiusa ermeticamente e si iniziò ad usarla come deposito dell'acqua, utilissimo a gli abitanti della frazione. In seguito alla evaporazione, la torre sembrava sudasse.
  • Torre del Pizzo si trova nel Comune di Gallipoli, il suo dato particolare è la mole divisa in due piani da un toro marcapiano, ovvero una fascia orizzontale in mattoni aggettante sulla facciata e che indica la divisione tra il piano inferiore e quello superiore.
  • Torre San Giovanni la Pedata, vanta una base circolare con tre caditoie per lato, si trova a Gallipoli.
  • Torre Sabea Gallipoli.
  • Torre dell’Alto Lido ha forma tronco-piramidale e dispone di una scalinata esterna in pietra, sorge nel terriotrio comunale di Sannicola.
  • Torre del Fiume detta delle Quattro colonne, si trova a Nardò e deve il suo nome o al fatto che venne rinforzata sui lati esterni con la costruzione di quattro torri, quindi successive alla architettura originaria, o per il fatto che della struttura originaria quello che oggi si vede e rimane sono solo questi quattro torrioni.
  • Torre Santa Caterina a Nardò, possiede una delle più belle scalinate per accedere ad una torre, anche questa dispone di tre caditoie per lato.
  • Torre Santa Maria dell’Alto a Nardò, deve il suo nome al fatto che domina la costa da una altura: Santa Caterina da un lato e l'oasi naturale di Porto Selvaggio dall'altro.
  • Torre Uluzzo a Nardò, ormai quasi del tutto demolita rimangono i ruderi, di grandissima importanza per i ritrovamenti storici e archeologici.
  • Torre dell’Inserraglio a Nardò, è una torre molto imponente e presenta caditoie e bocche di fuoco su ogni lato.
  • Torre Sant’Isidoro a Nardò, è una torre costruita su tre livelli: il piano terra non presenta accessi esterni, l'unico accesso è quello che si trova in cima ad una lunga scalinata, al piano superiore. Ovviamente queste scale sono in posizione opposta al mare. Gli altri due piani presentano una serie di fessure e una caditoia per ogni lato.
  • Torre Squillace a Porto Cesareo, chiamata anche Li Scianuri o Li Scianuli, ha quattro caditoie ed una scalinata che conduce al piano superiore.
  • Torre Cesarea a Porto Cesareo, si trova nel Comune omonimo, oggi sede della Guardia di Finanza, presenta due caditoie per lato.
  • Torre di Chianca a Porto Cesareo conserva solo i resti delle sue caditoie.
  • Torre Lapillo a Porto Cesareo era conosciuta un tempo con il nome di Torre di San Tommaso, ha base quadrata e vi si accede tramite una scalinata e tre archi, l'ultimo arco è stato costruito di recente; nei tempi passati la torre presentava un ponte levatoio poi crollato.
  • Torre Castiglione a Porto Cesareo oggi solo un ammasso di resti antichi.