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Menhir e Pietrefitte nel Salento

Menhir sono lunghi parallelepipedi di pietra con base rettangolare. Sono piantati al suolo, nella roccia, e perciò detti anche Pietrefitte,  od Osanna in seguito al processo di cristianizzazione voluto dalla Chiesa. L'etimologia della parola è di origine bretone: men e hir, che significano pietra e lungo, si tratta di megaliti, altro termine, di origine greca, che vuol dire grande pietra, ovvero monolite. I Menhir sono alti mediamente quattro metri, quelli salentini assomigliano a quelli di Cornovaglia, isole Baleari e Inghilterra.

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I Menhir del Salento

I Menhir sono dei lunghi parallelepipedi con base rettangolare e piuttosto squadrati. Sono piantati al suolo, quasi sempre nella roccia e proprio per questo vengono chiamati anche pietrefitte. Hanno un'altezza media di circa quattro metri e, i menhir salentini sono molto simili a quelli della Cornovaglia, delle isole Baleari e dell'Inghilterra, della Sardegna e della zona di Bari.

Una caratteristica comune a quasi tutti i Menhir della provincia di Lecce è quella che le loro facce più larghe sono orientate da nord a sud e molti di questi hanno una sensibile pendenza, probabilmente causata dal cedimento del terreno nel corso del tempo.

Lo scopo per cui sono stati realizzati è discusso ancora dagli studiosi, i pareri sono diversi e contrastanti. Il pensiero più diffuso è però quello secondo cui dietro ognuno di essi vi sia un significato religioso.

Con la nascita del Cristianesimo, la Chiesa mise in atto ogni metodo possibile per distruggere in Puglia la litolatria, ossia la venerazione di idoli di pietra, molto diffusa tra le popolazioni.

Ad ogni consiglio dei vescovi seguivano una serie di minacce per far scomparire sia dall'abitato che dalle campagne questi falsi idoli.

A nulla valse però la minaccia ecclesiastica; fino a quando la Chiesa, non potendo sopraffare, decise di cristianizzare queste figure, imponendo un segno della Croce in cima ad ognuno di esse e timbrando a colpi d'accetta il medesimo simbolo su ogni colonna.

In questo modo tali pietre potevano rimanere erette perché in qualche modo santificate.

Gli antichi Menhir vennero quindi trasformati in Osanna e in loro prossimità i sacerdoti e il popolo cominciarono a riunirsi per invocare, nelle ricorrenze festive, la grazie del Cielo.

Presso i Menhir si cominciarono a portare in processione, sia il clero che i fedeli, le palme nella domenica prima di Pasqua, dopo la celebrazione della benedizione.

Sui Menhir vennero innalzati i ramoscelli d'ulivo ai quali era attribuito il potere di tenere lontani gli spiriti del male. Tanto che questo rito è ancora presente in molte località del Salento.

Il fatto della cristianizzazione delle Pietrefitte contribuì alla loro conservazione nel corso del tempo; probabilmente questo è uno dei motivi per cui sono arrivate quasi intatte fino ai giorni nostri.

Alcuni studiosi fanno risalire all'età del ferro la storia dei Menhir, non c'è completo accordo tra gli studiosi se Menhir e Dolmen siano da ricondurre allo stesso periodo.

Alberto Signore, Presidente dell'Associazione Amici dei Menhir, sostiene nel video che segue che l'età dolmenica precede quella dei Menhir di alcune migliaia di anni.

Video di Alberto Signore sui Menhir

I menhir del Salento: foto, mappa e informazioni

Prima di tutto in questa pagina cercheremo di darvi un'indicazione dell'elenco completo dei ritrovamenti di questi antichi testimoni del passato, e per ciascuno di essi daremo delle informazioni in dettaglio, specie per quelli ancora esistenti e visitabili.

Per ciascuno di essi indicheremo le coordinate satellitari in modo che possiate facilmente raggiungerli, foto e video che vi permettano di informarvi a sufficienza e per capire a pieno la loro importanza archeologica.

La maggior parte dei Menhir nell'area del Salento sono concentrati nella zona centrale, quella compresa tra i comuni di Giurdignano, Giuggianello, Otranto, Minervino di Lecce, Martano, Maglie e Carpignano Salentino.

Il megalitismo nel Salento centrale

Il Salento centrale è l'area in cui si trova la maggior concentrazione di questi arcaici monumenti, ovvero la zona in cui si concentrano i megaliti del cosiddetto giardino megalitico.

I Menhir di Giurdignano e il Giardino Megalitico

Un video che vi mostra i Menhir più importanti di Giurdignano

A Giurdignano si trovano il Menhir Vico Nuovo 1, il Menhir Vico Nuovo 2, i 4 Menhir di Via San Vincenzo, il Menhir Croce della Fausa, il Menhir della Madonna di Costantinopoli, il Menhir Anfiano, il Menhir Palanzano, il Menhir di Via Borgo, il Menhir della Madonna del Rosario, il Menhir San Paolo, il Menhir Vicinanze 1, il Menhir Vicinanze 2, della Pietrafitta della Pastorizza e della Pietrafitta di Montetongolo purtroppo oggi non ne rimane traccia.

I Menhir di Giuggianello

A Giuggianello si trovano il Menhir Crocecaduta o Quattromacine e il Menhir Polisano, una volta esisteva anche il Menhir Polisano 2, ma ormai è scomparso in seguito ai trafugamenti.

I Menhir di Otranto

L'unico Menhir conosciuto a Otranto era il Menhir Vela, di cui purtroppo non si conserva traccia.

I Menhir di Uggiano La Chiesa

A Uggiano La Chiesa si trova il Menhir San Giovanni Malcantone.

I Menhir di Minervino di Lecce

A Minervino di Lecce si trovano il Menhir della Croce e il Menhir Pizzilonghi-Urpinara, mentre il Menhir di Specchiagallone e il Menhir Monticelli sono andati persi.

I Menhir di Martano

Dei 5 Menhir che erano presenti a Martano solo uno è ancora presente ed è il più alto della Puglia. I menhir scomparsi sono il Menhir dello Spirito Santo, il Menhir dell'Immacolata, il Menhir di Sant'Antonio e il Menhir vicinale per Calimera. Mentre il Menhir di Santu Totaru, anche detto Menhir di Santa Lucia è l'unico sopravvisuto, forse per le sue eccezionali dimensioni.

I Menhir di Maglie

Anche a Maglie non sono più presenti tutti i Menhir che sono stati censiti, sono ancora presenti il Menhir Calamauri, il Menhir Crocemuzza o delle Franite, il Menhir Spruno, e lo Pseudomenhir di Morigino; mentre non è rimasta traccia del Menhir sulla Via per Lecce, del Menhir San Rocco e della Pietrafitta Santa Maria.

I Menhir di Carpignano Salentino

I Menhir ancora visibili a Carpignano Salentino sono il Menhir Grassi e il il Menhir Staurotomea, detto anche Croce Grande, il Menhir Croce di Marrugo e il Menhir del Casale di Stigliano si trovano nella frazione di Serrano; mentre il Menhir Sant'angelo è andato perso definitivamente.

Un video mostra un insolito Menhir a Carpignano Salentino, di recente realizzazione e raffigurante delle maschere da teatro, in onore e per omaggiare il grande Maestro salentino Carmelo Bene, ne fa la presentazione il Presidente dell'associazione Amici dei Menhir

I Menhir di Cannole

A Cannole si trova tutt'ora il Menhir Santu Lasi ma è scomparsa la Pietrafitta Osanna.

I Menhir di Melpignano

A Melpignano si trovano il Menhir Candelora, il Menhir Largo Lama e il Menhir Minonna.

I Menhir di Bagnolo del Salento

A Bagnolo del Salento si trova il Menhir Bagnolo.

I Menhir di Botrugno

A Botrugno potrete visitare il Menhir di Montebianco.

I Menhir di Cursi

A Cursi si trovano il Menhir Croce alle Tagliate e il Menhir Croce di Bagnolo, mentre la Pietrafitta Chetta e la Pietrafitta dell'Abbondanza sono andate perdute.

I Menhir di Sternatìa

A Sternatìa non ci sono più Menhir, il Menhir 1, anche detto Menhir Pilaccia e il Menhir 2 sono andati persi.

I Menhir di Sogliano Cavour

A Sogliano si trova il Menhir Pilamuzza.

I Menhir di Palmariggi

A Palmariggi si trovano il Menhir Montevergine 1 e il Menhir Montevergine 2.

I Menhir di Galatone

A Galatone si trova il Menhir Coppola.

I Menhir di Muro Leccese

A Muro Leccese si trovano il Menhir Croce di Sant'Antonio, il Menhir Crocefisso, il Menhir Giallini o Pseudo Giallini, il Menhir Miggiano e il Menhir Trice; mentre il Menhir San Pietro e il Menhir vicino al Trice non esistono più.

I Menhir di Zollino

A Zollino si trovano il Menhir della Stazione e il Menhir Sant'Anna, mentre il Menhir 4 e il Menhir Pozzelle sono anadati persi.

I Menhir del Nord Salento

I Menhir di Manduria

A Manduria si trovavano ed ora non ci sono più i Menhir 1 e 2.

I Menhir di Lecce

A Lecce si trovano la Pietrafitta Basciucco 1, la Pietrafitta Basciucco 2, la Pietrafitta delle Cave e la Pietrafitta Podere 30 dell'Ente Riforma.

I Menhir di Novoli

A Novoli si trova il Menhir Pietragrossa.

I Menhir di Melendugno

A Melendugno si trovava il Menhir Sucarlei, oggi però non ve n'è traccia.

I Menhir di Lequile

A Lequile si trova il Menhir Aia della Corte.

I Menhir di Lizzanello

A Lizzanello c'erano il Menhir di Merine e il Menhir di Tafagnano, anche questi purtroppo sono andati persi nel corso degli anni.

I Menhir di Campi Salentina

A Campi Salentina si può visitare il Menhir Sperti, purtroppo il Menhir Candido è andato perso.

I Menhir di Castrì di Lecce

A Castrì di Lecce si trova il Menhir della Luce, mentre sono scomparse la Pietrafitta Aia e la Pietrafitta Croce.

I Menhir di Cavallino

A Cavallino si trova il Menhir di Ussano.

I Menhir di Veglie

Purtroppo a Veglie non esistono più nè Pietrefitte, nè Menhir; il Menhir di Veglie e il Menhir Petra ti la Menza Strada sono scomparsi.

I Menhir di Vernole

A Vernole si trova il Menhir Materdomini, non v'è più traccia invece del Menhir Crucicchie e della Pietrafitta Aia di Pietro.

I Menhir del Sud Salento

I Menhir di Alliste

Ad Alliste si trovano il Menhir di Terenzano e il Menhir Ninfeo.

I Menhir di Castrignano del Capo

A Castrignano del Capo si trova il Menhir Mensi, una volta c'era anche il Menhir San Giovanni.

I Menhir di Diso

A Diso si trova il Menhir della Vardara.

I Menhir di Gagliano del Capo

A Gagliano del Capo si trovano il Menhir della Stazione e il Menhir dello Spirito Santo, invece sono scomparse Pietrafitta Curisce e Pietrafitta Trisciule.

I Menhir di Miggiano

A Miggiano esisteva Pietrafitta Ferrerie, oggi è scomparsa.

I Menhir di Morciano di Leuca

A Morciano di Leuca si trova il Menhir Madonna di Costantinopoli, incorporato nelle pareti di una cappella.

I Menhir di Patù

A Patù non ci sono Menhir, una volta c'era il Menhir Santa Maria.

I Menhir di Ruffano

A Ruffano attualmente esiste un solo Menhir; il Menhir Aia della Corte, il Menhir di Santa Teresa e il Menhir di Torrepaduli sono andati persi, mentre è visitabile il Menhir Manfio.

I Menhir di San Cesario

A San Cesario non ci sono Menhir, in passato c'era il Menhir Croce di Lecce.

I Menhir di San Donato di Lecce

A San Donato di Lecce si trovano il Menhir Curti Vecchi e il Menhir della Lete, non esiste più la Pietrafitta San Nicola.

I Menhir di Santa Cesarea Terme

A Santa Cesarea Terme si trova il Menhir Vitigliano.

I Menhir di Scorrano

A Scorrano di Lecce si trovano il Menhir La Cupa 1 e il Menhir La Cupa 2.

I Menhir di Seclì

A Seclì si trova il Menhir Temerano.

I Menhir di Spongano

A Spongano si trovano il Menhir 2 e il Menhir Osanna, mentre è scomparso il Menhir 1.

I Menhir di Supersano

A Supersano si trovano il Menhir Coelimanna, il Menhir Parco della Rimembranza 1, il Menhir Parco della Rimembranza 2 e il Menhir Sombrino.

I Menhir di Taviano

A Taviano non ci sono menhir, in passato c'era il Menhir Crocicche, anche detto Trapizzu.

I Menhir di Tricase

A Tricase si trovano il Menhir Croce di Principano e il Menhir Pivataro, sono scomparsi il Menhir di Sant'Eufemia e il Menhir Madonna del Soccorso.

I Menhir di Tuglie

A Tuglie si trova il Menhir Monteprino, mentre il Menhir Nove Croci non esiste più.

I Menhir di Ugento

A Ugento si trovano il Menhir della Visitazione e il Menhir Largo Croce.